31 maggio 2008
30 maggio 2008
17 dicembre 2007
13 marzo 2007
Luke Singlespeed
24 ottobre 2006
COME UN PATEK
Bene, partiamo da qua, non voglio parlare di orologi, ma di mozzi e più precisamente di mozzi posteriori.
“Un buon mozzo deve cantare come un Patek”
Sono ammalato grave, non riesco ad usare un mozzo silenzioso, più è sonoro più mi sento contento e tonico, produce in me un buon effetto lenitivo.
Shitmano produce ottimi mozzi della serie DuraAce ed XTR e questo sin dai primi anni novanta (l’M600 XTR del 92 era bellissimo), ma sono inusabili tanto sono silenziosi.
Ho comunciato con gli HUGI, marchio svizzero (neanche a farlo apposta) che sono poi diventati dei silenziosissimi DT, sono passato per i Tune, per i King ed ultimamente sono approdato agli Hope Pro II.
Da non dimenticare i Campy della serie Record, vero riferimento in fatto di musica, ho avuto anche un GT-Hadley che avevano un timbro eccellente e che dire dei Ringlè attualmente ancora in commercio (ehh Ghido !!!).
Dimenticavo c’è stata una serie di White Industries TI (94 circa) che aveva un suono limpidissimo come anche i loro emuli italiani PMP (ne avevo un paio che dopo averli revisionati non suonavano più).
Interessante notare che i costruttori evolvendo i loro prodotti non sempre mantenevano la stessa sonorità (un mozzo sonoro deve essere fatto a regola d’arte) ed anche lo stato di manutenzione del mozzo influenza la sonorità.
Altra annotazione è che si ha una sonorità amplificata con alcune cassette, ad esempio le cassette che amplificano di più sono le XTR M950 TI 8v.
Un aneddoto: nei primi anni novanta gli HUGI non erano venduti in Italia, ma erano molto utilizzati in Germania (già dalle versioni 6/7 v), ero sull’Alto Garda su una discesa molto veloce e sento in lontananza un mozzo “bestiale” alla fine della discesa mi fermo per vedere chi fosse e dopo un po’ arriva questo tedesco con un Hugi 7v che si sentiva ad almeno 2 KM di distanza, quella è stata la mia ispirazione.
La galleria dei miei preferiti è la seguente:
ATTENZIONE NON NOTATE NIENTE ? :
Non abbiamo parlato di peso! ... semplice, vuol dire che è più importante il suono di 50g in più
Bling Bits
23 ottobre 2006
CLUB RACER
Club Racer che diavoleria è questa ?
Niente paura è solo il modo per rendere acettabile l’andare con la bici da strada.
Vi ricordate le uscite “tutti allineati e coperti” a 40/50 orari dove se mettevi fuori un mignolo dalla scia venivi automaticamente espulso e catapultato nel vuoto e perso per sempre ?
Uscite queste fatte sempre sugli stessi due o tre percorsi, guai ad inoltrarsi su percorsi non conosciuti dove non si può prevedere la più piccola ondulazione della strada.
C’è un modo per liberarvi da tutto questo ed è quello di affrontare l’uscita con uno spirito diverso, con la curiosità di scoprire posti nuovi, colori nuovi (nelle uscite speed gli unici colori sono la maglia del ciclista davanti ed il griglio dell’asfalto) e vivere un diverso rapporto con la propria prestazione.
Non è così difficile, basta guardarsi attorno ed entrare qualche volta meno dal vostro ciclista che vi vuole propinare l’ultimo telaio in carbonio (carbonchio) dell’effimero peso di 0,5 KG (forcella compresa) e del meno effimero costo di 5-6-7-8-9-……. mila eurozzi (ovviamente esagero).
Se poi avete il pallino per la bellezza e per le cose “definitive”, quelle a cui il solo pensiero riesce a rallegrare anche le giornate buie, allora SIETE CAPITATI NEL POSTO GIUSTO.
Video Interessante
A parte la (giusta secondo me in quanto certi capitali vanno sicuramente sfruttati a livello mediatico) retorica pubblicitaria ritengo molto interessante questo video di Campagnolo che spiega il nuovo sistema Pedivelle/Movimento centrale Ultra Torque.
Video Start cliccando sull'immagine o qui
21 ottobre 2006
Project 1
La base è un telaio Nevi Titanio misura 58cm con forcella in Carbonio rivenuto da Zio Pippo nella Tana di Mata ora chiusa (vedi articolo).
Trattandosi di un frameset già verniciato in precedenza si è deciso di mantenere la tipologia triangolo anteriore/forcella verniciata con carro posteriore in Titanio a vista.
Il per il look generale si è scelto di andare assolutamente contro tendenza con un verde metallescente con una base dorata che vuole essere un omaggio hai drag americani degli anni 50/60 che verrà esaltato da varie finiture dorate.
Anche per quanto riguarda la componentistica le scelte rispecchiano la filosofia di base del progetto con un mix di pezzi classici e di altri molto moderni.