Bene, partiamo da qua, non voglio parlare di orologi, ma di mozzi e più precisamente di mozzi posteriori.
“Un buon mozzo deve cantare come un Patek”
Sono ammalato grave, non riesco ad usare un mozzo silenzioso, più è sonoro più mi sento contento e tonico, produce in me un buon effetto lenitivo.
Shitmano produce ottimi mozzi della serie DuraAce ed XTR e questo sin dai primi anni novanta (l’M600 XTR del 92 era bellissimo), ma sono inusabili tanto sono silenziosi.
Ho comunciato con gli HUGI, marchio svizzero (neanche a farlo apposta) che sono poi diventati dei silenziosissimi DT, sono passato per i Tune, per i King ed ultimamente sono approdato agli Hope Pro II.
Da non dimenticare i Campy della serie Record, vero riferimento in fatto di musica, ho avuto anche un GT-Hadley che avevano un timbro eccellente e che dire dei Ringlè attualmente ancora in commercio (ehh Ghido !!!).
Dimenticavo c’è stata una serie di White Industries TI (94 circa) che aveva un suono limpidissimo come anche i loro emuli italiani PMP (ne avevo un paio che dopo averli revisionati non suonavano più).
Interessante notare che i costruttori evolvendo i loro prodotti non sempre mantenevano la stessa sonorità (un mozzo sonoro deve essere fatto a regola d’arte) ed anche lo stato di manutenzione del mozzo influenza la sonorità.
Altra annotazione è che si ha una sonorità amplificata con alcune cassette, ad esempio le cassette che amplificano di più sono le XTR M950 TI 8v.
Un aneddoto: nei primi anni novanta gli HUGI non erano venduti in Italia, ma erano molto utilizzati in Germania (già dalle versioni 6/7 v), ero sull’Alto Garda su una discesa molto veloce e sento in lontananza un mozzo “bestiale” alla fine della discesa mi fermo per vedere chi fosse e dopo un po’ arriva questo tedesco con un Hugi 7v che si sentiva ad almeno 2 KM di distanza, quella è stata la mia ispirazione.
La galleria dei miei preferiti è la seguente:
ATTENZIONE NON NOTATE NIENTE ? :
Non abbiamo parlato di peso! ... semplice, vuol dire che è più importante il suono di 50g in più